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Voi... create i raptor?

Qualche giorno fa mi stavo complimentando con una ragazza italiana che ha realizzato una splendida scultura a grandezza naturale di un "Raptor". Solo che, nel momento in cui dovevo identificare la specie, mi sono bloccato. La riproduzione è perfetta, pienamente ispirata a Jurassic Park: senza piume, più alta di lei, il muso rettiliano e con la pronazione delle mani. Proprio per questo non riuscivo a dare un nome alla specie: "Che bel Deinonychus!" non aveva senso, chiamarlo "Utahraptor" ancor meno. Me la sono cavata con un semplice "Velociraptor in stile Jurassic Park". In quel momento mi sono sentito come Alan Grant che sorregge delicatamente tra le mani un Dromaeosauride appena nato: "Che specie è questa?"

C'è da ammetterlo: Jurassic Park ha creato i "Raptor". Non solo il nome si è imposto con il film, ma anche la concezione stessa di "Raptor". Quasi fosse un'idea autonoma. Qualche giorno dopo la conversazione con la ragazza, ho pubblicato il mio articolo sulle tecniche di caccia dei "raptor" e mi sono reso conto, leggendo i commenti, che il termine "raptor" ha prevalso addirittura sull'animale originario su cui era fondato. Il Velociraptor è passato in secondo piano rispetto al suo vezzeggiativo, molti addirittura tendono ad identificare il "raptor" Jurassicparkiano (se non esiste il temine l'ho appena inventato io, magari avrà la stessa fortuna di "raptor") direttamente con Utahraptor. Altri, più aggiornati, con Dakotaraptor. Perciò, siccome è venerdì pomeriggio e fa caldo, oggi mi impegnerò a risolvere una domanda poco seria, mettendomi nei panni del Dr. Wu. "Che specie è questa?"

In un videogame, anche abbastanza interessante a livello di trama (sinceramente l'ho gradito più di Jurassic World, quantomeno l'ho trovato più coerente con il film originale), uno scienziato della InGen, tale Laura Sorkin, pone la stessa domanda al Dr. Wu. Dimentichiamo per un solo articolo le inesattezze anatomiche e la mancanza di piumaggio, fingendo si possa davvero stabilire una connessione con un fossile per un animale immaginario. La prima cosa che mi sentirei rispondere è che non si tratta di un Velociraptor mongoliensis. Tutti sanno che le proporzioni sono errate: "ma il velociraptor non era più grande di un cane!" è la frase che sento ripetere più spesso, dimenticando che si definisce cane sia il Chihuahua di mia zia, sia il mio Siberian husky, sia l'Alano che fa i bisogni sulla ruota della mia macchina. Abbastanza variabile come termine di paragone per la stazza, non trovate? "Il vero raptor era il Deinonychus..." questa è la seconda risposta tipica: ed è sbagliata.

Nasce da un errore: quando nei primi minuti del film in un sito di scavo negli Stati Uniti Grant identifica un Dromaeosauride con "contrazioni post-mortem dei legamenti posteriori del collo" come Velociraptor, sta chiaramente sbagliando specie!

Questo è dovuto alla confusione generata dall'utilizzo di Crichton, per il suo romanzo, della classificazione tassonomica di Paul, il quale aveva accorpato specie imparentate tra loro in un unico genere. Quello che è comunemente noto come Deinonychus antirrhopus (probabilmente il fossile che si trova ad esaminare Grant) nel romanzo viene confusamente definito Velociraptor antirrhopus. Mistero risolto? Ma certo che no! Dopotutto i "raptor" che vediamo nel parco, non sono mica stati scavati da Grant, provengono da ambre cinesi come specificato bene nel romanzo:

Ellie obiettò: "Ma l'esemplare che abbiamo appena visto, il Velociraptor... ha detto che era un mongoliensis?". "Dal sito di provenienza dell'ambra" disse Wu "Veniva dalla Cina". "Interessante" si intromise Grant "Stavo appunto scavando un fossile di antirrhopus..." (Pagina 135 Jurassic Park, Michael Crichton, Garzanti Editore, prima edizione 1991)

Perciò il falso mito di Deinonychus come base genetica per il raptor del romanzo o del film è, appunto, un falso mito. Lo stesso si deve dire per Utahraptor e Dakotaraptor. Tralasciando il clamoroso errore nell'appunto del personaggio del videogame che paragona per stazza i "raptor" del parco ad Utahraptor, al tempo non ancora scoperto, credo sia piuttosto assurda la campagna mediatica che vuole "americanizzare" per forza i raptor del parco.

Già ogni dromaeosauride di grandi dimensioni scoperto negli Stati Uniti finisce per subire una doppia umiliazione (per prima cosa prende il nome dello Stato dove viene scoperto, marchiato a fuoco come "americano" e solo loro, in secondo luogo finisce per fare "a botte" come nel film con qualche Tyrannosaurus della formazione di Hell Creek) non serve affibbiargli anche l'onere di essere l'inconsapevole protagonista del più grande successo cinematografico sui dinosauri (o questo adesso è diventato il film dove i "raptor" corrono dietro una moto?). Amici americani, mettetevi il cuore in pace, l'antagonista più iconico del vostro film è: cinese. Come praticamente il 90% delle cose che avete in casa.

E la cosa più interessante è che questo Dromaeosauride gigante cinese esiste, ed ha un nome bellissimo senza il bisogno di portare una bandiera a stelle e strisce sul groppone: Achillobator giganticus.

Il riferimento al mitologico Achille "piè veloce" è culturalmente sopraffino: rimanda all'idea stessa di forza e velocità ed esalta il fossile perché fa esplicitamente riferimento al ritrovamento del tendine di Achille dell'animale (tendine adibito proprio alla contrazione del grande artiglio a falce). Tutto questo senza mai fare riferimento alla parola "raptor". Perciò, per quanto mi riguarda, con un altezza stimabile poco al di sotto di quella di un uomo adulto, una lunghezza attorno ai 5-6 metri e una provenienza cinese (oltretutto dallo stesso periodo del Velociraptor mongoliensis): signori e signore, avete il vostro "raptor di Jurassic Park", solo che non si chiama "raptor".

Perciò, professor Grant, no... loro non creavano i raptor.

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